Con sentenza del 18/02/2020 il Tribunale di Frosinone ha escluso il diritto all’assegno divorzile della istante poiché in possesso dei requisiti per accedere al reddito di cittadinanza.
Come ricorda il Tribunale, l'attuale orientamento delle Sezioni Unite della Suprema Corte attribuisce all'assegno divorzile natura assistenziale, compensativa e perequativa (ma già la Prima Sezione, nel recente provvedimento del 7.10.19 n. 24934, riconosce allo stesso una funzione quasi esclusivamente assistenziale, con abbandono di quella compensativa e perequativa in quanto ricondurrebbe al principio obsoleto del tenore di vita).
La valutazione delle capacità reddituali del richiedente l'assegno divorzile deve tener conto di ogni tipo di reddito disponibile. In tale nozione devono, pertanto, sicuramente ricomprendersi "le elargizioni da parte di familiari che si protraggano in regime di separazione con carattere di regolarità e continuità" (Cass. 29.01.15 n. 1730; Cass. 10.6.2014 n. 13026; Cass. 29.06.96 n. 5916) e "tutte le altre circostanze non indicate specificamente, né determinabili a priori, ma da individuarsi in tutti quegli elementi fattuali di ordine economico, o comunque apprezzabili in termini economici suscettibili di incidere sulle condizioni economiche delle parti" (Cass. 11.07.13 n. 17199), tra cui può senz'altro annoverarsi il reddito di cittadinanza. Esso, infatti, può essere utilizzato per l'acquisto di generi alimentari, bevande, prodotti per l'igiene personale, farmaci, libri, elettrodomestici, smartphone, tablet, pc, biglietti per il cinema, teatro e concerti, oltre che per pagare l'affitto (per il quale vi è un importo dedicato), così attribuendo al beneficiario risorse per le spese essenziali. Come tale, costituisce una utilità certamente suscettibile di valutazione economica. Una utilità, perdipiù, da stimare non solo in quanto effettivamente e concretamente goduta ma anche laddove meramente godibile.
Quindi, laddove il richiedente abbia anche solo la possibilità di percepire, all'attualità, un reddito congruo, ed il reddito di cittadinanza può considerarsi a tutti gli effetti un reddito congruo, tale percepibilità andrà considerata ai fini del diritto di ricevere l'assegno divorzile.